A scuola con i Re

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Gli scacchi sono un gioco antico che “serve” per crescere, la cui promozione nella scuola assume una doppia valenza: didattico-educativa e ludico-sportiva. Valenza che nell’ultimo ventennio del Novecento la ricerca psicologica ha messo in luce evidenziando gli stretti legami tra gioco degli scacchi e crescita del bambino e ponendo in risalto le qualità e le funzioni educative di tale sport. In particolare, recenti studi hanno mostrato la positiva influenza che la pratica degli scacchi può avere sullo sviluppo cognitivo e affettivo dei bambini. Il  Convegno è un’occasione per far conoscere le potenzialità del gioco degli scacchi, sport intellettivo che contribuisce allo sviluppo delle facoltà logico-razionali, delle capacità di intuizione e di fantasia dell’individuo. Inoltre ci si propone di approfondire ed evidenziare quelle modalità relazionali che nei contesti familiari, scolastici e sportivi, promuovono l’apprendimento del gioco degli scacchi e favoriscono percorsi di crescita positivi per i bambini e i ragazzi.  

I relatori 
Dott. Giuseppe Sgrò
, psicologo membro del Gruppo di ricerca in Psicologia dello Sport della Prof.ssa Liliana Bal Filoramo (docente di Psicologia Dinamica) presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino.
Augusto Caruso, Maestro-M, scacchista professionista, istruttore e formatore presso l’Accademia Internazionale degli Scacchi di Perugia. 
Dott. Marco Antonelli, Candidato Maestro-CM, dirigente medico dell’Ospedale Civile di San Benedetto del Tronto (AP), otorinolaringoiatra e otoneurologo, membro della Commissione Scientifica della FSI. 
Prof. Paolo Ciancarini, Candidato Maestro-CM, professore ordinario d’Informatica presso il Dipartimento di Scienze dell’Informazione dell’Università degli Studi di Bologna-Alma Mater Studiorum, membro della ICGA (International Computer Games Association), autore di Giocatori artificiali, Mursia Ed. 
Dott.ssa Eleonora Di Terlizzi, dottore di ricerca presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e docente di Psicologia dell’età evolutiva e della disabilità e Psicologia Generale presso l’Università degli Studi del Molise di Campobasso. 
Rosario Lucio Ragonese, arbitro della FSI, già responsabile regionale giovanile Lazio, Candidato Maestro-CM, esperto di giochi enigmistici. Ideatore del sudoku scacchistico o “SCACCOKU”. Curatore della mostra “Scacchi ed Enigmistica” presentata ad Arco 2001 durante il Campionato del Mondo Seniores. 
Marcello Perrone, Responsabile Nazionale Giovanile FSI.

Ha introdotto prof.ssa Stefania Marini, Dirigente scolastico del 3° Circolo di San Benedetto del Tronto, si è proseguito con il saluto delle autorità: Giovanni Gasperi, Sindaco di San Benedetto del Tronto e Margherita Sorge, Assessore alla cultura Comune di San Benedetto del Tronto poi Romualdo Discenza, Dirigente USP Ascoli Piceno.Soprattutto il sindaco ha parlato di passione che è necessario avere per trasmettere qualsiasi disciplina.
La relazione  La personalità  del giocatore di scacchi” presentata da Giuseppe Sgrò con grafici e riferita a studi sui giocatori italiani ha dato il la alla giornata.Interessantissima la relazione “Le basi neuroscientifiche del gioco degli scacchi” di Marco Antonelli il noto medico ha fatto toccare con mano i quasi incomprensibili meccanismi del cervello del giocatore di scacchi. Si è proseguito con  “Scacchi e computer: i giocatori artificiali e gli strumenti didattici”dell’informatico Paolo Ciancarini che ha ripercorso la storia degli scacchi attraverso automi e macchine. “Il bambino e gli scacchi”: visto dal bravissimo istruttore Augusto Caruso che ha fatto esempi calzanti di interventi nella scuola e ha stigmatizzato la presenza e le cattive informazioni dei grandi, sia essi genitori che istruttori, volti solo al raggiungimento del risultato a discapito della sportività. La relazione  Aspetti cognitivi, affettivi e motivazionali nel gioco degli scacchi” di Eleonora Di Terlizzi ha fatto vedere un altro lato degli scacchi, scacchi scolastici con bambini e loro valorizzazione. Molto seguita “L’esperienza italiana” di Marcello Perrone che ha illustrato gli enormi successi degli ultimi anni, sia quantitativi che qualitativi, è ha messo in risalto gli istruttori che hanno permesso questo. Ha citato gli istruttori dell’anno e gli istruttori vincenti, quelli che sono l’esempio del movimento.
Dopo il pranzo si è ricominciato con “Cruciverba sugli scacchi” di Rosario Lucio Ragonese,  e poi gli intervenuti hanno potuto giocare al Sudoku Scacchistico ribattezzato, dopo mini referendum, Scaccoku !
Tra gli interventi liberi da citare: Marco Maurizio che ha parlato dell’esperienza di Nereto (Teramo) e ha fatto commuovere tutti quanto ha citato gli amici dell’Abruzzo e l’evento del terremoto.
Rosario Lucio Ragonese “Introdurre gli scacchi a scuola: Matematica & Enigmistica” come rapportarsi con professori di Matematica ed altri senza parlare di scacchi agonistici.
Carla Mircoli “Scacchi: Roma come New York. La periferia delle grandi città” valorizzazione dei giovani ed esperienza di Torre Angela.
Edy Iarusci ha parlato di tutta, ed è tanta, la sua esperienza con i giovani portando vari esempi di integrazione sociale.
Nel pomeriggio, contemporaneamente al convegno, si è giocato un torneo di scacchi, con 42 partecipanti, tra gli alunni del 3° Circolo di San Benedetto del Tronto.
In conclusione una bella giornata di divulgazione scacchistica, didattica e gioco, e di questo bisogna ringraziare tutti gli intervenuti.Di queste esperienze, di questi convegni ne andrebbero fatti tanti per far vedere gli scacchi in tutte le loro sfaccettature, non a tutti interessa l’agonismo ma gli scacchi hanno altro: storia, arte, letteratura, ecc.